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Gli interventi di difesa del suolo, dalla
fase progettuale alla posa in opera, devono
presupporre, oltre allo studio accurato dei
luoghi e dei fenomeni, la conoscenza delle
tecnologie e dei materiali disponibili sul
mercato e frutto dello sviluppo sinergico
tra ricercatori ed aziende produttrici.
Fermo restando che gli interventi di prevenzione
e ripristino devono essere finalizzati alla
salvaguardia dell'incolumità pubblica
e delle infrastrutture produttive e di servizio,
va perseguito il raggiungimento di una equilibrata
ricomposizione paesaggistica nel rispetto
delle condizioni ambientali originarie.
La limitatezza delle risorse economiche pubbliche,
rispetto alla quantità, qualità
e dimensioni dei dissesti, impone ad Amministratori,
Progettisti ed Imprese di considerare gli
interventi sul territorio al pari di un "investimento".
Sono indispensabili "soluzioni definitive",
anche se apparentemente più onerose
delle tradizionali, con l'utilizzo di tecnologie
innovative e materiali di qualità,
piuttosto che intervenire con opere tampone
destinate ad una breve durata nel tempo e
spesso inefficaci.
Oggi i danni
provocati dai principali fenomemi di dissesto
di versanti ed argini, in terreno e roccia,
possono essere prevenuti e sistemati definitivamente
con un sistema unico ed innovativo, di semplice
progettazione e rapida esecuzione:
IL SISTEMA DI STABILIZZAZIONE ATTIVO TECCO
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